Il mio amico taccuino
Quando ho iniziato ad usare la metodologia del WRW nella mia classe prima di scuola primaria, ero tentennante circa l’opportunità o meno di presentare il taccuino del lettore e dello scrittore a dei bimbi così piccoli; mi chiedevo se ne avrebbero colto lo scopo, se lo avrebbero inteso come un diario personale o come un quadernetto da scarabocchiare.
Ho deciso di lanciarmi comunque e ho presentato ai bambini questo favoloso strumento: ho detto loro che sarebbe diventato un compagno di viaggio, uno scrigno dove conservare i loro tesori, un contenitore dove custodire piccoli semi. (“Amano leggere, sanno scrivere” Elisa Golinelli-Sabina Minuto).
Ne abbiamo discusso a lungo, ho presentato esempi di ciò che si poteva annotare sul taccuino e ho chiesto loro di fare altrettanto. Ciascuno di loro ha quindi espresso il proprio pensiero e la propria idea: “Posso scrivere di qualcosa che ho visto…”, “Posso annotare un’emozione che ho provato…”, “Posso disegnare una cosa che ho visto e che mi è piaciuta…”. Ho capito che erano pronti quando hanno iniziato a discuterne tra loro, quando hanno cominciato ad esprimere opinioni su ciò che proponevano i compagni.
Pronti…via
Era giunto il momento di portare il taccuino in classe e iniziare la prima fase: la personalizzazione. Ovviamente avevo anch’io il mio taccuino e ci siamo divertiti insieme a creare decori, realizzare stickers personalizzati e scegliere gli hashtag da utilizzare per mettere in ordine le varie annotazioni.
Così abbiamo iniziato ad usare lo strumento giornalmente, facendolo diventare parte della nostra routine. Trascorsa qualche settimana i bambini già mi anticipavano dicendo: “Maestra adesso sicuramente dobbiamo prendere il taccuino e usare l’hashtag emozioni/idee/parole nuove…” cosa che, puntualmente, mi lasciava basita ma anche incredibilmente orgogliosa di quei piccolini che, dopo soli pochi mesi di WRW, mostravano una grande confidenza con il metodo e un grande entusiasmo nel metterlo in pratica giorno dopo giorno.
Complimenti per il lavoro. Anche io ho deciso di avventurami in questa nuova metodologia. Apprezzerei molto se potessi stabilire un contatto con la collega ARIANNA MASCARELLA per un supporto e un confronto nel lavoro.